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giovedì 24 novembre 2016

Non cercate di migliorare i metodi di Dio!

Dio ha disposto canali privilegiati attraverso i quali Egli dispensa le ricchezze della Sua grazia. Li chiamiamo “i mezzi della grazia”. Una comunità cristiana sana, vitale e fruttuosa è quella che ne fa uso attingendone abbondantemente. L’aspirazione al risveglio di comunità cristiane languenti è soddisfatta non quando essa fa ricorso a mezzi straordinari escogitati dall’uomo, ma attraverso la valorizzazione proprio di quei mezzi ordinari che Dio ha stabilito. La pretesa di voler “migliorare” i metodi di Dio, di fatto è offensiva.
Il vero risveglio è una gloriosa stagione della vita della chiesa quando, per la sola Sua gloria, Dio fa in modo che i mezzi ordinari della Sua grazia abbiamo uno straordinario impatto su molte persone.

Il concetto di “mezzi della grazia” risponde a queste domande: In che modo io, come credente, posso aver accesso alla grazia del Signore per i molti miei bisogni? Dove devo recarmi e che cosa devo fare per connettermi con l’aiuto efficace che Egli promette di dare ai peccatori e ai sofferenti in questo mondo? So di essere salvato per sola grazia, ma Gesù dice: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero” (Matteo 11:28-30). Questo io lo credo, lo desidero, ma, a livello pratico, in che modo posso venire a Lui per attingere alla Sua grazia?

Il metodo di Dio

Il nostro misericordioso Dio non gioca con noi a “Acchiappami se ci riesci”. Egli vuole che noi siamo sicuri di Lui, veniamo a Lui e da Lui attingiamo quella forza che ci è necessaria per poter vivere pienamente per Lui. Egli, però, non si concede a noi in qualsiasi modo riteniamo utile o conveniente. Egli si è reso conoscibile ed accessibile in modi specifici, quelli che nella Sua sapienza Egli ha scelto. I canali attraverso i quali fluiscono a noi le Sue benedizioni sono i mezzi della grazia. Siamo profondamente grati al nostro Signore per averci reso disponibili queste sorgenti della grazia alle quali possiamo abbeverarci nel nostro cammino in questo mondo, colmo di seducenti mezzi di “anti-grazia” che ogni giorno vorrebbero imporsi a noi.

Il Catechismo minore di Westminster, alla domanda 88 chiede: “Quali sono i mezzi esterni per i quali Cristo ci comunica i benefici della Sua Redenzione?”. La risposta che vi da il Catechismo è “I mezzi esteriori ordinari per cui Cristo ci comunica i benefici della Sua Redenzione, sono le Sue ordinanze, in modo particolare la Parola, i sacramenti e la preghiera; i quali tutti diventano efficaci per la salvezza degli eletti” (https://goo.gl/Ni4tRz).

Dio non limita Sé stesso a questi meravigliosi mezzi della grazia. Gesù dice che “Il vento soffia dove vuole” (Giovanni 3:8). Se però vogliamo essere sicuri dove trovare il Signore, la risposta è negli ordinari mezzi della grazia, resi efficaci dalla Sua stessa presenza vivente. I mezzi della grazia che Egli ha scelto non sono intesi a restringere la Sua disponibilità, ma proprio l’opposto. I mezzi che Egli ha scelto identificano dove Egli ha concentrato la Sua disponibilità, come una fonte zampillante di misericordia per peccatori che sono così disperati da venire finalmente a Cristo nei Suoi termini.

Il significato del risveglio

Un risveglio avviene quando da questi ordinari canali della benedizione divina fluisce un’insolita maggiore quantità di “acqua”, ed i benefici dell’Evangelo si manifestano su di noi con un impatto tale che possiamo vedere chiaramente come sia Dio a operarlo e non noi.

Se aneliamo a che le nostre chiese facciano maggiore esperienza della potenza dell’Evangelo a risvegliare, il rimedio non è inventarci noi un qualche nuovo sistema per accedere alla grazia di Dio. Il rimedio potrebbe essere semplicemente trovato nel correggere la nostra negligenza, abuso o corruzione degli antichi mezzi della grazia. Non abbiamo bisogno di migliorare i metodi di Dio. Dobbiamo impegnarci a fare uso dei metodi di Dio in un modo più riverente ed umile di quanto abbiamo fatto prima.

Il Catechismo abbreviato di Westminster, alla domanda 85 chiede:  “Che cosa esige Dio da noi per poter sfuggire dalla Sua ira e maledizione dovutaci a causa del peccato?”. Al che risponde: “Per sfuggire dall'ira e dalla maledizione di Dio a causa dei nostri peccati, Dio, da noi, esige fede in Gesù Cristo, il ravvedimento a vita, con l'uso diligente di tutti i mezzi esterni per i quali Cristo ci comunica i benefici della Sua redenzione” (https://goo.gl/fVT6Co).

Il Catechismo, così. ci esorta saggiamente a fare diligente uso di tutti  “i mezzi esterni” cioè venire di fronte al Signore con un cuore credente e il proponimento di ravvederci, non ponendogli condizioni ma accettando la Sua signoria sull’intera nostra vita.

Zaccheo aveva fatto qualcosa del genere quando era montato su quell’albero per non mancare di vedere Gesù quando passava. Non aveva forzato Gesù a prestargli attenzione, ma si era messo sul sentiero di Gesù. Gesù, poi, si è compiaciuto di fermarsi a casa sua. e Zaccheo inizia una vita del tutto nuova. Gesù. così, gli ha detto: “Oggi la salvezza è entrata in questa casa, poiché anche questo è figlio d'Abraamo; perché il Figlio dell'uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto” (Luca 19:9-10).

A modo nostro?

Noi non cerchiamo sempre il Signore con un tale spirito di apertura. Talvolta facciamo pure un uso molto carente dei Suoi meravigliosi mezzi. Il popolo di Dio nell’Antico Testamento aveva corrotto il culto. Avevano trattato i Suoi mezzi come se fossero un semplice meccanismo. come se Dio potesse operare in maniera meccanica, come se bastasse infilare una moneta in un distributore automatico. Isaia. per esempio, aveva denunciato il culto del popolo di Dio sebbene la loro forma di culto aderisse alle istruzioni del libro del Levitico e la loro partecipazione ad essa potesse persino essere considerata molto generosa. Ma Dio aveva detto attraverso Isaia: “Quando stendete le mani, distolgo gli occhi da voi; anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto; le vostre mani sono piene di sangue” (Isaia 1:15). Il popolo di Dio abusava dei mezzi di Dio e Dio non ne aveva avuto esserne coinvolto. Che cosa avevano fatto per offendere così tanto il Signore? Essi avevano compartimentalizzato. Erano stati brutali l'uno verso l’altro, avevano le mani sporche di sangue. Allora, senza accorgersi dell’ironia, erano andati al culto nel tempio ed avevano teso le loro mani macchiate di sangue in preghiera davanti a Dio. Dio. però, le aveva viste. E Dio aveva detto loro che la loro vita, che non avevano soggetto ad esame, non era pronte per le Sue benedizioni. Il popolo aveva trattato i loro mezzi di grazia come un modo per evitare un'obbedienza costosa piuttosto che un modo per ispirare piena ubbidienza nell’intera loro vita.

Il popolo di Dio nel Nuovo Testamento aveva pure abusato dei mezzi della grazia. Membri della chiesa di Corinto avevano ricevuto la Cena del Signore “indegnamente” (1 Corinzi 11:27), cioè in maniera polemica ed arrogante, il che è l’opposto dell'amore sacrificale che Gesù aveva proclamato in quel sacramento stesso. L’abuso egoista del Suo sacro dono l’aveva trasformato nel suo opposto, cioè come mezzo o strumento di giudizio: “...poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore. Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono”. Se trattiamo i mezzi della grazia come un meccanismo del quale pensiamo di esserne in controllo, Dio ne rimane offeso. Se però portiamo la chiara “trovabilità” di Dio alla nostra totale disponibilità, il Signore volentieri benedirà i Suoi mezzi nel nostro cuore.

 Umiltà e sincerità

Che risveglio avverrà quando veniamo di fronte al Signore attraverso i Suoi mezzi con quella fede umile e quel sincero pentimento che il Signore richiede! La chiesa primitiva era una prova vivente della potenza della vie di Dio: “Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere … lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati” (Atti 2:42,47).

Quel che più che stupisce della chiesa primitiva era quanto semplice fosse il loro stile di vita eppure così potente! Come mai? I primi cristiani, come osservava Jonathan Edwards, si mettevano “in condizione d’essere seducenti”, cioè, si ponevano con gioia nella condizione in cui avrebbero ricevuto la potenza che Cristo aveva promesso. Nessuna meraviglia che la chiesa primitiva prosperasse!

Charles J. Brown, ministro della Chiesa di Scozia durante un tempo di risveglio, cita il resoconto di un testimone della potenza della grazia di Dio nelle chiese di quel tempo: “[Un risveglio] era comune, non appena si apriva la Bibbia, dopo i servizi preliminari e persino dopo le prime parole del lettore”. Osservate come fosse la semplice lettura della Parola senza predicazione. Eppure tale era la potenza liberata sulle menti della gente che “...era cosa comune … che il cuore degli uditori si sciogliesse grandemente. Prestavano la più grande attenzione ad ogni parola di quei sacri versi che veniva pronunciata, lentamente e con solennità. Potevano poi essere chiaramente osservate le lacrime che rigavano il volto del lettore”. In quei giorni, la Parola del Signore era preziosa. C’era potenza di risveglio nei divini mezzi di grazia. Che vorremmo di più?

Ray Ortlund, 14 novembre, 2016 in:
http://www.ligonier.org/blog/dont-try-and-improve-gods-methods/ 


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