mercoledì 27 giugno 2012

Segni e suggelli della nostra fede (sacramenti, 2)

Continuo oggi la traduzione deella riflessione giornaliera del Ligonier ministry sul tema dei sacramenti.
"...poi (Abraamo) ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl'incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia" (Romani 4:11).
Dio ci ha donato diversi strumenti di grazia attraverso i quali Egli rafforza la fede di coloro che confidano in Cristo soltanto. Questi strumenti di grazia includono i sacramenti. La definizione di sacramento è ripresa nella domanda e risposta 66 del Catechismo di Heidelberg.

Il Catechismo di heidelberg fa riferimento al testo biblico di oggi per definire la natura stessa del sacramento, cosa pertinente in quanto Romani 4:9-12 tratta di uno dei sacramenti dell'Antico Testamento, vale a dire la Circoncisione. La Circoncisione era un segno - un atto visibile che rimandava a qualcosa oltre sé stesso, ad una realtà invisibile agli occhi. Questa realtà invisibile era il fatto che Abraamo era stato "tagliato via" dal mondo e consacrato a Dio attraverso la sola sua fede (Genesi 15:6,17). Si trattava di una memoria visibile della promessa del Signore di "tagliarsi via" dal mondo un popolo e riservarli a Sé stesso. Come pure rivela Romani 4, la Circoncisione era pure un suggello. Nel mondo antico un suggello o un marchio, indicava chi era il proprietario della cosa o persona che lo portava - la gente poteva riconoscere attraverso di esso a chi apparteneva una cosa, un animale o una persona sottoposta a schiavitù. La circoncisione, in questo modo, era segno, prova tangibile, che quella persona apparteneva a Dio e che avrebbe ereditato tutte le Sue promesse se avesse avuto fiducia in Lui.

Come per la circoncisione, pure i sacramenti del Nuovo Testamento sono modi visibili e tangibili che ci rammentano le promesse di Dio e ci identificano come popolo di Dio. Il Battesimo e la Cena del Signore non possiedono alcun potere loro inerente per renderci figli di Dio. L'esecuzione di questi riti, cioè, non ci è di beneficio se non abbiamo fede. Possiamo accedere alla grazia disponibile in essi solo se crediamo all'Evangelo. Di fatto, se riceviamo i sacramenti senza fede ci attiriamo delle maledizioni (1 Corinzi 11:27-30).

Giovanni Calvino, nella sue famose "Istituzioni" scrive che un sacramento"...è un segno esteriore attraverso il quale il Signore suggella sulla nostra coscienza le Sue promesse di buona volontà verso di noi al fine di sostenere la debolezza della nostra fede e che testimoniano la nostra pietà verso di Lui di fronte a sé stesso, agli angeli ed agli uomini (4:14:1). Facendo uso di elementi che noi possiamo gustare, vedere e toccare, i sacramenti aiutano noi, persone fornite di un corpo, a comprendere verità spirituali. A nostra volta, quando partecipiamo ad un sacramento, noi rendiamo testimonianza alla nostra fede nelle promesse di Dio di fronte al mondo che ci osserva.

Noi siamo creature che presentano sia una componente fisica che spirituale. Comprendiamo ciò che ci accade fisicamente quando siamo lavati con acqua e mangiamo.I sacramenti rappresentano a noi realtà spirituali attraverso analogie con la nostra esperienza fisica. Lo Spirito ci lava dai peccati veramente e veramente riceviamo da Cristo nutrimento spirituale. Il Battesimo e la Cena del Signore ci aiutano a comprendere meglio queste verità.
"D. 66. Che cosa sono i sacramenti? R. Sono segni e sigilli visibili e santi istituiti da Dio, per darci, Attraverso la loro celebrazione, una migliore comprensione della promessa del Vangelo e per suggellarla per noi; cioè, a causa dell'unico sacrificio di Cristo compiuto sulla croce, Dio ci offre per grazia il perdono dei peccati e la vita eterna" (Catechismo di Heidelberg, D/R 66).

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